Il cantone Ticino da un lato della frontiera e le province della Lombardia e del Piemonte limitrofe alla Svizzera dall’altro lato rappresentano, geograficamente, economicamente e culturalmente, una regione fortemente integrata. Questo è particolarmente evidente quando si considera il mercato del lavoro ticinese caratterizzato da un’elevata percentuale di lavoratori frontalieri. Per fornire un’analisi complessiva del mercato del lavoro bisogna quindi considerare tutta la regione transfrontaliera come un unico mercato del lavoro.
Ciò nonostante, la separazione alla frontiera dei due sistemi statistici e la mancanza di collaborazione nel monitoraggio degli indicatori del mercato del lavoro rendono difficile la creazione di statistiche e analisi appropriate. Un approccio statistico integrato permetterebbe di migliorare la governance locale, fornendo una base di dati armonizzati e meglio rappresentativi.
Da questa constatazione nasce il presente contributo, che si inserisce nell’ambito di un progetto europeo di cooperazione transfrontaliera (Interreg STICH), avente lo scopo di produrre informazioni di statistica transfrontaliera volte al rafforzamento della governance transfrontaliera. Il documento presenta il mercato del lavoro della zona transfrontaliera come unico, andando oltre le frontiere nazionali e considerando le frontiere cantonali e provinciali per delimitare l’area in analisi. Il testo presenta i principali indicatori del mercato del lavoro (addetti, occupati, disoccupati) per l’area composta dal cantone Ticino, le province lombarde di Como, Lecco e Varese e quella piemontese del Verbano-Cusio-Ossola. In un secondo momento pone l’attenzione sul fenomeno del frontalierato.