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Attualità | 21 gennaio 2022, 10:00

Aperta una procedura di accertamento dei fatti nei confronti del Registro nazionale di donazione di organi di Swisstransplant

Riguarda lacune in materia di sicurezza e di protezione dei dati. I risultati si basano su un rapporto di una società privata. Dopo un primo esame sommario, il 13 gennaio 2022 l' Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza ha deciso di intervenire

Aperta una procedura di accertamento dei fatti nei confronti del Registro nazionale di donazione di organi di Swisstransplant

Il 13 gennaio 2022, l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza ha aperto una procedura formale di accertamento dei fatti ai sensi dell’articolo 29 LPD nei confronti della fondazione Swisstransplant, in cui valuterà eventuali violazioni della legislazione sulla protezione dei dati e dei requisiti di sicurezza, denunciate dai responsabili del programma «Kassensturz» della SRF. Esaminerà inoltre questioni fondamentali concernenti l’adeguatezza delle procedure d’identificazione elettronica in ambiti sensibili come quello relativo a un registro dedicato alla decisione personale di accettare o di opporsi all’espianto di organi.

Dal punto di vista dell’ Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza è evidente che la rivelazione delle carenze denunciate rischia di minare la fiducia dell’opinione pubblica nel sistema che disciplina la donazione di organi in Svizzera. La procedura di accertamento dei fatti condotta dall’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza dovrà contribuire a trovare soluzioni conformi alla protezione dei dati in merito al trattamento dei dati personali in questione, nonostante l’assenza di un’identità elettronica riconosciuta dallo Stato.

La valutazione del rischio costituito da un qualsiasi prelievo indesiderato di organi non rientra nelle competenze specialistiche dell’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza, come neanche le questioni riguardanti l’incoraggiamento o la riduzione della disponibilità a donare organi: un aspetto che l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza ha segnalato all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). L’Incaricato parte dal presupposto che le autorità sanitarie abbiano preso le misure necessarie per evitare che negli ospedali svizzeri si proceda a prelievi indesiderati di organi.

R.G.

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