Attualità - 10 aprile 2023, 19:20

''I rifiuti di Roma non passino dalla Svizzera''

''Le trasversali ferroviarie alpine, pagate dai contribuenti elvetici, non siano corridoi per l'immondizia italiana''

Polemiche in Svizzera  per il transito della spazzatura di Roma diretta in Olanda.

La Capale italiana che da decenni è alle prese col problema dei rifiuti trasferisce l’immondizia in Olanda grazie all’accordo stretto dalle autorità municipali di Roma con la società Amsterdam Waste Energy Company.

Ma il transito dei rifiuti  in Svizzera è oggetto di dure polemiche.

‘’L’intesa – riporta la Tv Svizzera - prevede il trasporto attraverso l’Europa, passando sotto le Alpi svizzere, di 900 tonnellate alla settimana - vale a dire circa 470.000 all’anno - di rifiuti indifferenziati, che dal Lazio giungeranno nei Paesi Bassi dopo un viaggio di 1'600 chilometri. I rifiuti compressi, che costeranno attorno a 200 euro a tonnellata (per un totale di 180'000 euro a settimana) alle casse comunali dell’Urbe, saranno caricati a Civitavecchia su convogli di 16 carrozze, diretti verso il termovalorizzatore di Westelijk Havengebied che dalla combustione della spazzatura potrà incrementare la propria produzione di energia’’.

Un trasporto definito “assurdo” da più uno e una esponente nella Confederazione dove transiterà già da questo mese il pattume della metropoli italiana.

La Capitale d’Italia, oggi amministrata da Gualtieri, resta sporca come lo era  con la passate amministrazioni. E l’emergenza è lontana dall’essere risolta Roma, acuita dalla recente chiusura dell’inquinante discarica di Malagrotta e dalle forti opposizioni alla costruzione del progettato termovalorizzatore di Santa Palomba a Pomezia da 600.000 tonnellate. Così Roma esporta i rifiuti ma al Svizzera non ci sta e non vuole che le nuove trasversali ferroviarie alpine (San Gottardo, Ceneri e Loetschberg) siano un corridoio per l’immondizia.

‘’Per i contribuenti elvetici – dice la Tv Svizzera – un investimento sulle direttrici ferroviarie alpine di questa portata non è stato effettuato allo scopo di spostare immondizia tra una nazione e l’altra, anche perché questi stessi contribuenti ancora oggi continuano a finanziare con 70 milioni di franchi all’anno (almeno fino al 2030) la politica federale di trasferimento delle merci su rotaia e quindi, indirettamente, anche lo smaltimento del pattume romano’’

Anche l’associazione Iniziativa delle Alpi (l’organizzazione che ha promosso la citata modifica costituzionale sui trasporti), spiega che “bisogna ricordare che anche i treni producono CO2 e disagi per la popolazione, in particolare in termini di rumore”.

Per il consigliere nazionale Bruno Storni ‘’i l trasporto in treno via Alptransit dei rifiuti, sussidiato dalla legge svizzera sul trasferimento, è una follia’’, e ‘’penalizza il traffico passeggeri, in particolare nella nuova galleria del Ceneri che è ai limiti delle sue capacità operative’’.

 “È evidente che le discariche inquinano ma che senso ha opporsi a un termovalorizzatore per poi bruciare quella stessa immondizia in Olanda, dopo un viaggio di 1.600 chilometri?” si chiede Storni.

 

Renato Balducci