Il torneo di rugby a 7 alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha regalato emozioni intense, con partite ad alta velocità e un ritmo serrato che ha tenuto incollati i tifosi in tutto il mondo. Le dinamiche imprevedibili e i cambi di fronte repentini hanno ricordato in più di un’occasione le sfide in cui le crazy time statistiche entrano in gioco, facendo oscillare la bilancia in favore di chi sa gestire la pressione nei momenti cruciali.
L’Italia, che si era qualificata con merito dopo una lunga preparazione, ha affrontato il torneo con grande entusiasmo, dimostrando voglia di stupire. Nel girone eliminatorio gli Azzurri hanno sfidato avversari di altissimo livello come Nuova Zelanda, Sudafrica e Francia. Nonostante la giovane età della rosa, la squadra ha mostrato un gioco aggressivo e organizzato, mettendo in difficoltà molte formazioni più blasonate.
La partita più intensa è stata quella contro la Francia, campione in carica, persa per un soffio 21-19. Un calcio piazzato negli ultimi secondi ha negato all’Italia un incredibile upset, ma ha anche sottolineato la crescita tecnica e tattica della squadra italiana.
Nei quarti di finale, però, l’Italia ha trovato sulla sua strada la Gran Bretagna, che con esperienza e grande ritmo ha controllato la partita, imponendosi 28-14. Nonostante la sconfitta, gli Azzurri sono usciti a testa alta, applauditi per la tenacia e lo spirito di squadra dimostrato durante tutta la competizione.
Il ct Massimo Cuttitta ha commentato: “Il livello è altissimo, ma abbiamo fatto passi avanti enormi rispetto alle passate edizioni. La strada è ancora lunga, ma questo gruppo ha grandi potenzialità. Servirà lavorare ancora di più per chiudere le partite con maggiore freddezza.”
Il torneo ha visto confermare le potenze storiche del rugby a 7, con Nuova Zelanda e Sudafrica che si sono contesi la medaglia d’oro in una finale spettacolare. I Springboks hanno prevalso grazie a una difesa impenetrabile e a un’efficace gestione del possesso palla, dimostrando di essere la squadra più completa e concreta.
Il rugby a 7 ha offerto anche momenti di grande spettacolo individuale, con mete da manuale e placcaggi al limite. I giovani talenti italiani hanno attirato l’attenzione degli osservatori internazionali, segnale che il movimento nazionale sta finalmente raccogliendo i frutti di una programmazione mirata.
In vista del futuro, la Federazione Italiana Rugby punta a rafforzare il settore giovanile e a migliorare l’organizzazione tecnica per far sì che il rugby a 7 diventi sempre più competitivo a livello globale. I prossimi appuntamenti includono il circuito mondiale e i campionati europei, cruciali per mantenere la crescita.
Parigi 2024 ha dimostrato che anche l’Italia può dire la sua in uno sport dominato da nazioni con tradizioni secolari, e che con determinazione e lavoro si possono raggiungere traguardi importanti.
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