Altre notizie - 12 ottobre 2025, 10:00

Venezia: grande successo per l’omaggio a Libereso Guglielmi, e per il Laboratorio di cucina con i fiori eduli curato dal giornalista Claudio Porchia

Tra letture, improvvisazioni al clarinetto e una degustazione di fiori eduli, l’Orto Segreto della Casa Di Dio ha ospitato l’omaggio al “giardiniere di Calvino” e un viaggio nella cucina floreale

Quello che inizialmente doveva essere l’evento inaugurale del Festival dei Giardini Veneziani si è trasformato, dopo il rinvio causato dallo sciopero generale, nell’attesissimo appuntamento conclusivo della manifestazione.

Nella cornice esclusiva e suggestiva di Ca’ di Dio, elegante dimora affacciata con la sua imponente mole sul Bacino di San Marco, evento sold out grazie al pubblico numerosissimo che ha raggiunto l’Orto Segreto, autentica oasi verde nel cuore della città.

Ad accogliere gli ospiti c’era il musicista Oreste Sabadin, che ha impreziosito la serata con raffinati intermezzi poetici e improvvisazioni al clarinetto, creando un’atmosfera sospesa tra musica e parola.

Sotto la Pergola bioclimatica, si è poi tenuto l’incontro con Claudio Porchia, giornalista ligure e ideatore del Festival nazionale della Cucina con i Fiori, affiancato da Mariagrazia Dammicco, presidente del Wigwam Club Venezia. I due hanno presentato il volume Ricette per ogni stagione di Libereso Guglielmi, recentemente pubblicato da Edizioni SemiRurali: un libro che racconta con semplicità e poesia la cucina naturale del “giardiniere di Calvino”, custode di un sapere botanico e gastronomico d’altri tempi.

A seguire, Porchia ha condotto un workshop-degustazione durante il quale i partecipanti hanno potuto conoscere e assaggiare i principali fiori eduli, offerti dall’azienda veneziana L’Insalata dell’Orto, leader europea nella produzione di fiori commestibili, nota anche per il suo progetto @mettiunfiore. Profumi, colori e sapori si sono intrecciati in un’esperienza multisensoriale che ha unito curiosità botanica e piacere gastronomico.

L’incontro è stato anche un momento di riflessione sull’evoluzione della cucina floreale, mostrando come ciò che oggi appare una raffinata sperimentazione gastronomica sia in realtà un ritorno alle antiche tradizioni contadine, quando i fiori trovavano spazio nei piatti quotidiani per le loro virtù aromatiche e benefiche.

Non è mancato un omaggio al centenario della nascita di Libereso Guglielmi, ricordato con affetto attraverso le sue parole più celebri: “Per sentirci moderni dobbiamo tornare a fare ciò che praticavano le nostre nonne.”

La serata si è conclusa tra applausi e sorrisi, con un brindisi a base di Mocenight, il cocktail fiorito realizzato con estratto di Rosa Moceniga, a suggellare un evento che ha unito cultura, natura e gusto in perfetta armonia.

Marina Salvetto