La Città di Lugano ha deciso di prendere parte insieme con la Città di Bolzano al progetto VerdeVale, avviato in agosto e in corso fino al 2022. Il focus è progettare e sperimentare sul campo metodologie e tecnologie innovative per la gestione del verde urbano e, al contempo, quantificare i benefici del verde, valorizzandolo a livello ambientale, culturale ed economico.
A tal fine, a Lugano, sono così stati applicati dei sensori a dieci piante, alcune interrate nel Parco Ciani, altre alloggiate fra i viali alberati nei dintorni, per ottenere informazioni preziose sulla loro attività e fisiologia, inglobando nella casistica alberi diversi che si trovano in un contesto naturale (quello del Parco), ma anche dove esiste una pavimentazione. Il monitoraggio permetterà di rilevare dati sull'attività fotosintetica, sull'evapotraspirazione (ovvero la quantità di acqua persa per evaporazione dalla superficie del terreno e per traspirazione da parte della copertura vegetale), sul trasporto d'acqua nelle parti aeree delle piante, sulla salute del fogliame, sulla loro crescita in diametro e sulla loro stabilità, come pure sulla temperatura e umidità dell'aria e del suolo. Tutte informazioni utili al calcolo della CO2 stoccata, della qualità dell'aria e della biodiversità.
Questo perché al giorno d'oggi le aree verdi urbane non possono più essere considerate soltanto come tali, del momento che offrono, infatti, un vero e proprio servizio ai cittadini perché rivestono un ruolo fondamentale come importanti alleati per il clima urbano e la mitigazione del cambiamento climatico e con una ovvia ricaduta sulla qualità della vita e sulle prestazioni economiche delle città.
Una volta raccolti e confrontati i dati sarà possibile non solo applicarli anche in altri contesti cittadini ma realizzare e progettare un verde urbano che risponda alle necessità politiche e sociali delle città, dimostrandone allo stesso tempo la sostenibilità economica.
Il progetto VerdeVale è cofinanziato dall'Unione europea, Fondo europeo di sviluppo regionale, dallo Stato italiano, dalla Confederazione elvetica e dai cantoni nell'ambito del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera.