Il Gruppo Socialista di cui fanno parte Fabrizio Sirica, Sabrina Ballabio Morinini, Rosanna Camponovo, Pier Mellini, Damiano Selcioni, Sabina Snozzi Groisman e Paolo Tremante ha presentata al Comune di Locarno ed al Consiglio di Stato un’interrogazione che chiede di conoscere quale futuro attenda i dipendenti della Società di navigazione lago di Lugano e la stessa navigazione sul Lago Maggiore.
La riportiamo integralmente.
“Innanzitutto la città è direttamente toccata dalla gestione della navigazione su più fronti, dal profilo del trasporto pubblico da e per Locarno.
In secondo luogo perché la valorizzazione del trasporto lacuale è un elemento importante per migliorare e promuovere l’offerta turistica, che è un vero proprio asse portante per l’economia locarnese e in ultima analisi perché la città di Locarno diede il proprio contributo finanziario (50.000 franchi), per sbloccare la vertenza sindacale del 2017 che aveva portato 35 persone in sciopero durante l’estate.
L’interrogazione prende spunto dai recenti fatti che hanno visto il licenziamento di 8 dipendenti della Società di navigazione lago di Lugano (SNL) operativi sul lago Maggiore. Da quanto ci è dato sapere i licenziamenti sono dovuti al mancato accordo per il rinnovo del Consorzio con la Società navigazione lago Maggiore, detentrice della concessione, in scadenza il 31 dicembre.
Tuttavia, in settimana è stato comunicato che le trattative per il rinnovo di tale Consorzio proseguiranno per altri due mesi, per cui ci è incomprensibile per quale motivo non si è perlomeno posticipata la disdetta di contratto al primo marzo subordinandola all’eventualità di un nuovo fallimento delle trattative. Siccome in questi mesi il servizio pubblico pagato dal cantone dovrà continuare a funzionare, ci sembra un’operazione perlomeno irragionevole spostare dei marinai dal lago di Lugano, senza conoscenza del territorio e delle peculiarità della tratta, lasciando acasa i marinai locarnesi!
Inoltre è inaccettabile che a pagare l’incapacità della società luganese a trovare un accordo siano i marinai!
Ci sentiamo di esprimere formalmente la nostra solidarietà con queste persone che hanno perso il loro impiego in un periodo così delicato, sia per la situazione di difficoltà pandemica ed economica, sia perché le festività dovrebbero essere contrassegnate dalla serenità, non da preoccupazioni relative al proprio futuro.
Non è la prima volta che i salariati subiscono una gestione del personale infelice, basti pensare che degli oltre 30 dipendenti che hanno lottato per il proprio posto di lavoro durante la vertenza del 2017 (culminata in uno sciopero nell’estate di quell’anno), soltanto 11 erano ancora alle dipendenze della società luganese e dopo quest’ultimo licenziamento saranno in 3. I motivi di questa emorragia, da quel che ci è dato sapere, sembrano essere principalmente collegati al peggioramento delle condizioni di lavoro e salariali rispetto alla gestione precedente allo sciopero.
Chi ha potuto se n’è andato, altri sono stati lasciati a casa in questi anni, alla faccia del tanto decantato know-how che avrebbe permesso alla SNL di sviluppare un’offerta che, invero, non si è mai realizzata!
Ampliando la visione sul futuro, occorre chiedersi quali sono le necessità della popolazione e della regione, oltre che dei lavoratori. Il settore della mobilità lacuale avrebbe bisogno di tutt’altra offerta per sfruttare appieno il potenziale di trasporto pubblico e turistico di una delle regioni e dei laghi più belli della Svizzera. Da questo punto di vista la svolta che prometteva la società luganese non è avvenuta, anzi, l’unico cambiamento visibile è stato il trattamento del personale!
Il gruppo territorio del Partito Socialista di Locarno nella sua analisi relativa al Programma di agglomerato del locarnese (PALoc 4) si è espresso sull’assenza di una visione per il lago, aspetto che dovrebbe essere invece tenuto maggiormente in considerazione non solo per la sua componente turistica ma anche nell’ottica di poter fornire ai residenti un trasporto alternativo sgravando così le strade dal traffico pendolare.
È quindi lecito chiedersi se sia corretto e utile subappaltare un servizio così strategico ad un’azienda privata, oppure se i bisogni della popolazione, di chi ci lavora e del settore turistico non troverebbero una migliore risposta in una società pubblica. I firmatari ritengono che ai sensi del servizio pubblico si dovrebbe porre fine alla fallimentare esperienza con la SNL e facilitare la creazione di un consorzio con una società di trasporti esistente, per esempio le Fart (che già si occuparono di gestire questo servizio dal 1924 agli inizi degli anni ’50).
Se è vero, come dice la SNL in un recente comunicato (datato 29 dicembre), che per affrontare le sfide future occorrerà “fare squadra”, dal nostro punto di vista l’esperienza di questi anni ci insegna che la società luganese non ha saputo creare questa sinergia. In primis con i lavoratori, che hanno visto le proprie condizioni peggiorare, non sono stati sufficientemente ascoltati e valorizzati, prova ne è che come detto sopra sono rimasti in pochi tra quelli attivi nel 2017.
Inoltre non ci risulta che con il territorio, con i Comuni e con il settore turistico si sia sviluppata una collaborazione degna di nota e capace di valorizzare il servizio lacuale.
Alla luce di questa situazione, chiediamo al lodevole Municipio:
- Quali sono le necessità di Locarno, della sua popolazione, del settore turistico, riguardo all’offerta lacuale? La città è soddisfatta di questi anni in cui è subentrata la società luganese?
- Nello specifico, il Municipio ritiene che sia soddisfacente l’attuale offerta di servizio pubblico sul lago? Come si potrebbe migliorare e cosa può fare il Municipio in tal senso?
- Il Municipio come valuta la situazione venutasi a creare, con il rinnovo della concessione in stallo e il licenziamento di molti dipendenti?
- Sul piano strategico, il Municipio di Locarno intende esplorare l’ipotesi di facilitare la creazione di un consorzio con le Fart?
- Il Municipio intende portare in seno ala CIT (Conferenza Intercomunale dei Trasporti) il tema del trasporto pubblico sul lago nell’ambito del PALoc, dal quale sembra esser stato dimenticato?
- Qual è la strategia del Municipio per avere finalmente un servizio lacuale che sfrutti appieno le potenzialità del lago Maggiore?”.