Attualità - 07 marzo 2021, 18:15

Quasi due svizzeri su tre hanno bocciato la Legge sull'identità elettronica

Pronostico della vigilia rispettato, ma nessuno pensava ad un percentuale così alta

Quasi due svizzeri su tre hanno bocciato la Legge sull'identità elettronica

Bocciatura senza “se” e senza “ma” per la Legge sull'identità elettronica (eID), che gettava le basi per l'introduzione di un'eID certificata in Svizzera.

Dai sondaggi pre-voto era già emerso che la legge non avrebbe avuto gioco facile alle urne. Tuttavia, non ci si aspettava un 'no' di così ampie proporzioni.

Oltre il 64% dei votanti ha infatti respinto il progetto accettato dal Parlamento e difeso dalla ministra di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter.

Ad essere contestata dai promotori del referendum, appoggiati dai Verdi e dal Partito socialista, non era tanto l'utilità di un'identità elettronica, quanto piuttosto che la commercializzazione di un documento ufficiale fosse affidato a soggetti privati. Aziende come banche o assicurazioni – secondo i sostenitori del “No” - si sarebbero così ritrovati a gestire i dati sensibili dei cittadini mentre il rilascio dei documenti d’identità si voleva restasse di competenza dello Stato che invece, in caso di vittoria del “Si”, si sarebbe limitato a fare da garante e a fornire i dati.

L’elettorato hi dimostrato di pensarla allo stesso modo.

G.B.

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