Attualità - 24 novembre 2021, 10:00

Lugano potenzia il Servizio di prossimità della Città

Con un nuovo operatore affianca due educatori di strada che, con una presenza attiva sul territorio, promuovono attività e iniziative a favore dei giovani di età compresa tra i 12 e i 30 anni

Lugano potenzia il Servizio di prossimità della Città

La Città di Lugano ha potenziato il Servizio di prossimità: dal 1° novembre, un nuovo operatore affianca due educatori di strada che, con una presenza attiva sul territorio, promuovono attività e iniziative a favore dei giovani di età compresa tra i 12 e i 30 anni.

Il Centro giovanile di Viganello, punto d'incontro e di socializzazione di due generazioni, festeggia quest'anno il 40° anniversario di attività.

La Città ha potenziato l'organico del settore delle politiche giovanili con un nuovo operatore di prossimità. L'obiettivo è rispondere in modo più capillare alle esigenze di dialogo e di accompagnamento espresse dai giovani, anche considerazione della logorante esperienza della pandemia che ne ha fortemente limitato la vita sociale.

L'Esecutivo cittadino ha deciso di investire in questa figura professionale rivolta ai giovani tra i 12 e i 30 anni. La prossimità è un metodo di lavoro sociale che vede nell’educativa di strada l'opportunità di relazionarsi con i giovani nei loro contesti di aggregazione, offrendo un intervento professionale in un ambiente spontaneo e informale. Introdotta a Lugano oltre tredici anni fa, da prassi lungimirante e innovativa nell'approccio con l'utenza, si è consolidata in un servizio che ha al suo attivo tre educatori che operano sul territorio comunale.

Il Municipio crede nel potenziale della prossimità per la gestione dei conflitti in ambito giovanile e nel confronto intergenerazionale - sottolinea Lorenzo Quadri, Municipale e Capo Dicastero Formazione, sostegno e socialità -. I giovani vengono valorizzati nella loro progettualità e sostenuti nella partecipazione alla vita civica, atti necessari nella costruzione del dialogo”.

L'intervento degli educatori offre un accompagnamento strutturato, basato sui tempi della persona, verso percorsi di emancipazione e - se del caso - di contenimento del disagio, lavorando in rete con gli altri servizi territoriali rivolti ai giovani. Il Servizio è inoltre attivo nella prevenzione e nella riduzione dei comportamenti a rischio legati alle dipendenze da sostanza o alle new addictions, nuove forme di dipendenza il cui oggetto è un comportamento o un'attività spesso anche lecita, come l'utilizzo delle nuove tecnologie.

La prevenzione non ha alcuna efficacia se non è coadiuvata dalla promozione di processi di crescita positivi — continua Lorenzo Quadri -. Per una comunicazione efficace è necessario costruire un rapporto di fiducia reciproca e di presenza costante sul territorio”.

Il settore delle politiche giovanili è composto attualmente da quattro animatori socioculturali, che lavorano nei due centri giovani di Viganello e Breganzona, tre operatori di prossimità (educatori di formazione) che lavorano sul territorio, e una responsabile che ne coordina il loro lavoro.

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