Business - 30 maggio 2025, 07:00

Avviare una startup all’estero, cosa considerare: l’esempio svizzero

Tra i paesi in cui sembra essere più conveniente e veloce avviare una startup, si cita la Svizzera. Ecco perché.

Avviare una startup all’estero, cosa considerare: l’esempio svizzero

Gli imprenditori o gli aspiranti tali che vogliono entrare nel mondo del business avviando una startup ma scelgono di farlo in un paese diverso da quello in cui hanno la residenza, devono valutare molti aspetti prima di cominciare a muovere dei passi solidi. Tra i paesi in cui sembra essere più conveniente e veloce avviare una startup, si cita la Svizzera. Ecco perché.

Startup all’estero: contesto normativo e legale

Uno dei primi aspetti da esaminare riguarda il quadro normativo del Paese in cui si desidera operare. In ogni Stato sono in vigore delle specifiche regole per la costituzione di imprese, e non sempre un imprenditore straniero può avviare un’attività potendo godere delle stesse condizioni di un cittadino locale.

In primo luogo, è quindi importante verificare quali forme giuridiche sono disponibili nel paese scelto, e cioè se è possibile avviare una società a responsabilità limitata, una ditta individuale oppure una società per azioni, tra le più comuni in Italia.

In secondo luogo, il futuro imprenditore deve informarsi su quali sono i requisiti richiesti a un imprenditore straniero ed essere in regola con questi. I più richiesti sono il permesso di soggiorno, un capitale minimo e la presenza di un rappresentante locale.

Infine, capire come funziona il sistema legale in termini di protezione della proprietà intellettuale, della gestione dei contratti, della normativa sul lavoro e sugli investimenti stranieri può rivelarsi molto utile fin dalle prime fasi di progettazione della startup.

Per trovare risposta a tutte queste domande e snellire l’iter burocratico, di certo sarà utile affidarsi ad un consulente locale (legale o commerciale) per evitare di incorrere in errori che potrebbero anche costare parecchio e rallentare l’avvio della startup, ma anche per garantire la conformità del proprio progetto fin dall’inizio.

Startup all’estero: sistema fiscale

Una delle leve principali che spingono un imprenditore a cercare nuove opportunità all’estero è proprio l’aspetto fiscale. Il sistema fiscale svizzero è da sempre uno dei più competitivi, con aliquote generalmente più basse rispetto all’Italia, soprattutto per le imprese.

Tra aliquota sulle imposte societarie, tassazione sui dividendi, sulle plusvalenze e sugli utili reinvestiti, eventuali esenzioni o agevolazioni fiscali (come quelle previste per le startup innovative, per gli investimenti in ricerca e sviluppo o per chi crea nuova occupazione) e la presenza di convenzioni per evitare la doppia imposizione, così da non pagare le tasse due volte sugli stessi guadagni, ci sono molte cose che chi intende avviare una startup deve valutare nelle fasi preliminari. Per questo motivo, contattare un commercialista in Svizzera che esegua una valutazione completa del carico fiscale, è il modo più ovvio per farsi stimare la reale redditività dell’impresa che si intende avviare in un contesto internazionale.

Startup all’estero: mercato locale

Presupponendo il fatto che l’imprenditore abbia trovato un Paese vantaggioso dal punto di vista fiscale, quale è appunto l’esempio della Svizzera, ciò non basta per avere il passepartout ad avviare un’attività. Deve esserci, infatti, anche una domanda reale per ciò che si intende offrire, e questo dato si può conoscere solamente dopo aver svolto un’analisi di mercato accurata e aver individuato, in primis: chi sono i potenziali clienti, quali bisogni non sono ancora soddisfatti in Svizzera, qual è il comportamento d’acquisto locale, quanto è forte la concorrenza e quali sono i principali player.

Comprendere l’andamento di mercato svizzero consente di adattare la propria offerta, comunicare meglio il proprio valore e individuare una nicchia da fidelizzare per garantirsi un profitto a lungo termine.

Se poi, nel paese in cui si sceglie di avviare un’attività è presente una comunità imprenditoriale italiana con cui prendere contatti e partecipare ad eventi di networking, ma anche entrando in contatto con le Camere di commercio italiane all’estero, sarà più semplice creare una rete solida grazie a cui muoversi più velocemente, trovare partner affidabili e scoprire opportunità locali.

Startup all’estero: perché proprio in Svizzera?

Gli italiani che decidono di avviare una startup in Svizzera sono già molti. I già citati vantaggi fiscali sono uno dei primi stimoli, ma anche il fatto che il Paese sia noto per la sua stabilità politica ed economica, che garantisce un ambiente sicuro per investimenti e affari, non è di minore importanza.

Inoltre, in Svizzera, merito anche della sua posizione geografica strategica che ne facilita l’accesso ai mercati europei e internazionali, le infrastrutture hanno raggiunto altissimi livelli qualitativi, con tecnologie avanzate e servizi di supporto per le imprese e le startup.












Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU