Nei giorni scorsi il Municipio di Locarno ha risposto all’interrogazione di Marko Antunović (Verdi, primo firmatario), Matteo Buzzi (Verdi), Paolo Tremante (PS), Tania Arrigoni (Lega), Darwin Dadò (Lega), Bruno Nicora (Lega), Simone Beltrame (PPD), Mauro Cavalli (PPD), Mauro Silacci (PLR), Eleonora Pellanda (Ped Orlando Bianchetti (PLR) circa recenti atti di violenza avvenuti durante la notte in città.
In particolare, sotto la lente d’ingrandimento, era finito quanto accaduto nella notte tra il 19 e 20 agosto, testimoniato per iscritto da una giovane locarnese di 18 anni che è stata testimone di un pestaggio durante la notte a Locarno, avvenuto verso la 1.30 di notte, in Piazza Castello: un brutale pestaggio senza motivo alcuno (ma quale motivazione potrebbe mai avere un pestaggio?) da parte di un gruppo di balordi insieme ad alcuni miei amici a Piazza Castello-
Sembra che quanto raccontato dalla ragazza non fosse una scena isolata, dal momento che ultimamente pare si siano verificati assai sovente atti di violenza gratuita durante la notte locarnese.
La maggioranza dei giovani di Locarno vogliono trascorrere le loro serate in pace e divertirsi con gli amici. Purtroppo, bastano pochi elementi malintenzionati per creare situazioni di violenza e di paura con conseguenze che potrebbero essere ancora più gravi di quanto accaduto finora. Visto quanto riportato più sopra appare evidente l’importanza della promozione di comportamenti rispettosi e della prevenzione della violenza.
Alla luce di quanto descritto, gli interroganti avevano posto al Municipio una serie di domande, ci cui ci occuperemo domani.
Questa la risposta data dal sindaco Alain Scherrer del Partito Liberale Radicale.
“Quale premessa è utile indicare che le richieste d’intervento per risse non sono progredite negli ultimi anni in Città e le statistiche della Polizia lo evidenziano: $ interventi nel corso del 2018, 7 nel 2019 e 6 nei primi 9 mesi del 2020. Non si può escludere che il periodo di “lockdown” abbia accentuato un approccio più determinato in soggetti già inclini a questi comportamenti. Per entrare nello specifico dell’episodio avvenuto il 30 agosto 2020 possiamo confermare che la polizia è intervenuta in forze (pattuglie della polizia cittadina e della gendarmeria) su indicazione della Centrale cantonale di allarme. Grazie all’ausilio delle telecamere si è riusciti a scorgere in quale direzione si sono allontanati alcuni protagonisti che sono poi stati indentificati e fermati. La polizia comunale ha collaborato con la polizia cantonale per tradurre tutte le parti coinvolte presso la loro sede per gli interrogatori di rito. La nostra polizia insiste molto sulla sensibilizzazione dei nostri cittadini affinché segnalino sul nascere questo genere di eventi, che possono avere delle ripercussioni sull’integrità fisica. A tal proposito sono stati coinvolti anche i gerenti dei diversi esercizi pubblici affinché collaborino anticipando le richieste d’intervento; questo genere di approccio ha già mostrato in più di un’occasione la sua efficacia”.
Gli interroganti – richiamata una mozione circa la creazione della funzione dall’operatore di prossimità approvata all’unanimità una dozzina di anni fa – ne avevano anche invocato a gran voce il ritorno in campo, chiedendo se questa figura di nuovo operativa a Locarno e - se si – se fosse a conoscenza degli ultimi accadimenti, come pensa di procedere in questa situazione delicata e nel caso in cui non vi fosse alcun educatore di strada, come pensasse il Municipio di trovare una soluzione a questa importante figura?
La risposta del primo cittadino.
“La mozione interpartitica Zaccheo (Angelini Piva, Moretti, Zemanek) del 10 febbraio 2007, per l’introduzione di un Operatore di prossimità si riallacciava alle riflessioni dello speciale gruppo di lavoro “Sostegno finanziario e sociale” volto a formulare misure per attualizzare la politica sociale in constatazione dell’aumento dei bisogni sociali e a convertirne la spesa (in particolare quella relativa al Regolamento per la concessione di un contributo integrativo comunale AVSI/AI in vigore dal 1989 poi abrogato). Parallelamente pure il GOP aveva auspicato l’introduzione di un Operatore sociale in città. La mozione è stata rapportata nell’agosto e il Messaggio municipale nel dicembre 2007. Il Consiglio comunale l’ha accolta all’unanimità nel febbraio del 2008 a pochi giorni dall’omicidio Tamagni. Va notato che “Operatore di prossimità” è un termine più ampio, anche se lo include, rispetto a quello dell’operatore di strada. Durante la discussione in Consiglio comunale la mozionante oltre a rilevare la poca tempestività della politica riguardo ai bisogni rilevava che il disagio economico, endemico in una regione economicamente debole, è spesso causa di emarginazione col rischio di creare una società classista. Una risposta di sola polizia sarebbe comunque risultata monca senza un’attenzione alla prevenzione. Sempre in quell’occasione la Capo dicastero aveva preannunciato l’introduzione a Locarno del servizio Mentoring e quindi il coinvolgimento dell’operatore di prossimità. L’assunzione è avvenuta nel 2008, con un mansionario ampio, non limitato alla presenza in strada. VI è poi stata una seconda mozione Zaccheo per l’assunzione di un assistente sociale (27.9.10, rapportata il 5.9.11, MM del 18.1.12, voto in CC 27.2.12). Il motivo dell’assunzione di un assistente sociale, che avrebbe affiancato l’operatore di prossimità, era quello di rafforzare il compito di individuare un possibile percorso di aiuto partendo dall’analisi della situazione problematica dell’utente, saperlo orientare e supportare nel suo percorso e altresì preservare la presenza in strada. Come spiegato ampiamente nella risposta all’interrogazione del 12 marzo 2020 sulla reintroduzione del GOP, da una parte l’aumento dei casi sociali e dall’altra il fallimento delle progettualità intercomunali, anche a seguito della diminuzione dell’interesse da parte del Cantone visto l’allentamento dei fenomeni di scena aperta dello spaccio e del consumo presso la stazione di Muralto, non hanno permesso di adeguare gli effettivi in maniera da poter garantire una presenza in strada. La ripresa del tema, con un ampio aggiornamento della situazione, è avvenuta nella prima metà del 2020 e si è potuta basare sull’esperienza e sul profondo lavoro di riflessione e progettazione svolto negli anni precedenti”.
Delle risposte date alle altre risposta sul tema contenute nella stessa interpellanza daremo conto e notizia domani.