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Attualità | 12 giugno 2021, 09:00

Covid 19: in arrivo ulteriori agevolazioni per l’ingressi in Svizzera

Il Consiglio federale deciderà in merito il 23 giugno

Covid 19: in arrivo ulteriori agevolazioni per l’ingressi in Svizzera

L’ingresso in Svizzera sarà ulteriormente agevolato. Lo ha deciso il Consiglio federale nella sua seduta dell’11 giugno 2021. I provvedimenti sanitari di confine dovranno concentrarsi sulle persone che entrano in Svizzera in provenienza da Paesi con una variante preoccupante del virus. Per chi entra nel Paese dallo spazio Schengen dovrà essere abrogato l’obbligo di quarantena. Inoltre, sarà revocato il divieto di entrata per visitatori provenienti da Stati terzi che sono stati vaccinati. In questo modo il Consiglio federale tiene conto dell’evoluzione epidemiologica positiva e dell’imminente periodo delle vacanze. 

Alla luce dell’evoluzione epidemiologica positiva e del buon andamento della campagna di vaccinazione, il Consiglio federale propone di allentare sensibilmente le prescrizioni e i provvedimenti sanitari di confine per l’entrata nel Paese.

Per chi entra in Svizzera dallo spazio Schengen sarà abrogato l’obbligo di quarantena. Un obbligo di test rimarrà in essere soltanto per le persone che non sono né vaccinate né guarite dall’infezione. In futuro i dati di contatto saranno richiesti soltanto a chi entra in Svizzera in aereo, mentre chi arriva in treno o in auto ne sarà esonerato.

Quale attestato di vaccinazione, di guarigione dall’infezione o di risultato negativo del test potrà essere utilizzato anche il certificato Covid. Il certificato Covid svizzero sarà introdotto in modo da garantirne la compatibilità con il certificato Covid digitale UE.

Ingresso da un Paese con una variante preoccupante del virus

L’attuale elenco di Paesi a rischio dell’Ufficio federale della sanità pubblica sarà ridotto e conterrà soltanto gli Stati o le regioni nei quali circolano varianti del virus preoccupanti per la Svizzera. Di conseguenza, i provvedimenti sanitari di confine si concentreranno sulle persone che entrano nel nostro Paese da uno di questi Stati o da una di queste regioni. Le persone vaccinate o guarite potranno tuttavia entrare in Svizzera senza sottoporsi al test o mettersi in quarantena. Le persone che non sono né vaccinate né guarite dovranno invece esibire un test PCR o un test antigenico rapido con risultato negativo e mettersi in quarantena dopo l’arrivo nel nostro Paese. Tutte le persone che entreranno in Svizzera in aereo dovranno fornire i propri dati di contatto.

Se compariranno nuove mutazioni del virus contro le quali non si è più protetti con la vaccinazione, l’obbligo di test e di quarantena potrà essere esteso anche alle persone vaccinate e guarite.

Con questa misura il Consiglio federale intende disporre di uno strumento per contenere tempestivamente la diffusione di nuove varianti preoccupanti del virus in Svizzera.

Ingresso agevolato da Stati terzi

Dal 19 giugno 2020, le persone provenienti da Stati terzi al di fuori dello spazio Schengen soggiacciono a restrizioni di entrata particolari volte a frenare la diffusione del coronavirus. Da allora, queste restrizioni sono state gradualmente allentate dal Consiglio federale. Nell’ambito di uno sviluppo dell’acquis di Schengen, l’UE intende ora abrogare le limitazioni di entrata ancora vigenti nello spazio Schengen per i cittadini di Stati terzi provvisti di attestato di vaccinazione. In quanto Stato associato a Schengen, dall’inizio della pandemia la Svizzera coordina per quanto possibile con l’UE le proprie limitazioni di viaggio.

La Svizzera prevede a sua volta di allentare dal 28 giugno 2021, per i cittadini di Stati terzi muniti di attestato di vaccinazione, le restrizioni di entrata ancora vigenti. Al momento, tra gli Stati Schengen non vigono limitazioni di viaggio. Inoltre, le persone che beneficiano della libera circolazione godono di questo diritto a prescindere dallo Stato dal quale provengono quando entrano in Svizzera.

Il Consiglio federale propone di porre in vigore le agevolazioni il 28 giugno 2021. Le proposte del Consiglio federale saranno sottoposte per consultazione ai Cantoni, ai partner sociali e alle commissioni parlamentari competenti fino al 16 giugno. Il Consiglio federale deciderà il 23 giugno.

W.A.

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