Niente tredicesima per i pensionati e le pensionate. Al Governo svizzero l'iniziativa popolare denominata "Vivere meglio la pensione" non piace.
La proposta promossa in particolare dalla sinistra e dai sindacati – scrive il portale d’informazione swissinfo - non ha trovato i favori del Consiglio federale, che mercoledì si è schierato ufficialmente contro il testo, anche se poi l'ultima parola spetterà al popolo. Il Governo ritiene che non vi sia alcun margine di manovra finanziario per versare una mensilità supplementare.
Queste prestazioni supplementari peggiorerebbero ulteriormente la situazione finanziaria dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), poiché genererebbero nuove spese pari a circa 5 miliardi di franchi nel 2032, andando così a scavare un disavanzo supplementare. Già con l'ordinamento vigente, secondo le prospettive, l'AVS registrerà un deficit di ripartizione di circa 4,7 miliardi di franchi fra dieci anni.
Il Governo ha ribadito di voler puntare sulle riforme della previdenza per la vecchiaia in corso, volte a mantenere il livello delle prestazioni dell'AVS e della previdenza professionale obbligatoria. Il 25 settembre prossimo, l'elettorato voterà sulla riforma concernente la stabilizzazione dell'AVS, il cui obiettivo è di garantire il finanziamento dell'assicurazione e il livello delle prestazioni per il prossimo decennio, evidenzia il Consiglio federale. In base al progetto, l'età di pensionamento sarà armonizzata a 65 anni sia per gli uomini che per le donne (per queste ultime attualmente è fissata a 64 anni).