/ Attualità

Attualità | 14 novembre 2023, 19:00

Frontalieri, Locatelli: "L'accordo sul telelavoro è una sconfitta"

Il portavoce del Vco è intervenuto anche sulla nuova tassa sanitaria: "Il governo ci ha dichiarato guerra"

Frontalieri, Locatelli: "L'accordo sul telelavoro è una sconfitta"

Nei giorni scorsi il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato con la consigliera federale svizzera Karin Keller-Sutter la dichiarazione di intenti volta a regolamentare la questione del telelavoro dei lavoratori frontalieri. Secondo tale accordo, tutti i lavoratori frontalieri avranno la possibilità di svolgere il proprio lavoro da remoto, fino al 25% delle ore di lavoro previste dal proprio contratto. Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Locatelli, portavoce dei frontalieri del Vco.

“È stato annunciato come un grande risultato l'accordo firmato ieri tra Italia e Svizzera sul telelavoro. Ma, in realtà, è comunque una sconfitta, se consideriamo che gli altri Paesi hanno ottenuto già da tempo una percentuale molto superiore - esattamente il 15 % in più - di lavora da casa”, commenta Locatelli. “È palese che il governo italiano non ha la minima conoscenza di cosa sia il frontalierato e di quali benefici esso porti sui territori di provenienza dei frontalieri stessi”.

Il coordinatore dei frontalieri ha parlato nuovamente anche della tassa sulla sanità di cui tanto si sta discutendo nelle ultime settimane. “Stessa considerazione per ciò che concerne la tassa sulla sanità, nei confronti della quale il Ministro Giorgetti ha chiaramente dichiarato che non si torna indietro, senza dare importanza al fatto di non aver coinvolto i sindacati di categoria e dimenticandosi che - grazie alle tasse dei frontalieri versate in Svizzera - tornano regolarmente in Italia ingenti somme ai comuni di frontiera e alle regioni di residenza dei frontalieri stessi”.

“Ritorni per i quali, inoltre, non sono mai stati date indicazioni riguardo al modo in cui sono stati utilizzati, quando esiste la legge specifica che indica l'utilizzo degli stessi”, continua Locatelli.

“Detto questo, mi chiedo - e qui ho chiesto l'intervento sindacale e politico presso gli organi competenti - come mai solo Lombardia e Piemonte sarebbero assoggettate a questa tassa e non tutte le regioni interessate dal fenomeno del frontalierato?”.

“A valle di tutto si può chiaramente dedurre – conclude il portavoce dei frontalieri - che questo governo, o quantomeno chi dovrebbe tutelare una categoria come quella dei frontalieri, ha dichiarato guerra a tutti i frontalieri con tasse inventate di sana pianta, con un accordo che taglia le possibilità di una certezza economica a tutti coloro che sono entrati in Svizzera dopo il 17 luglio 2023 e, cosa non da poco, uccide in modo deciso l'economia di frontiera, perché chi ha preso queste decisioni non ha capito che la ricadute in termini economici sul territorio data dai frontalieri è vitale ed essenziale”.

Letizia Bonardi

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore