Motivo dichiarato: chiudere la stagione con le ATP Finals di Torino e prendersi una settimana piena di recupero e preparazione in vista del 2026, con l’Australian Open nel mirino. Una scelta ponderata sul calendario, ma esplosiva sul piano simbolico: l’Italia difende il titolo, gioca in casa e Sinner è il trascinatore delle due vittorie consecutive (2023 e 2024).
Le critiche feroci
Il fronte delle critiche si è mosso subito. Tra le voci più dure, l’ex mito azzurro Nicola Pietrangeli, che ha parlato di “schiaffo” al movimento, sottolineando come l’impegno con la Nazionale, soprattutto “a casa tua”, abbia un peso che va oltre il ranking. Anche una parte del commento internazionale ha letto la decisione come priorità alle ambizioni personali su quelle del gruppo. Nel dibattito italiano sono entrate anche figure extra-tennis. Bruno Vespa ha alimentato il caso sui media generalisti (poi stemperato con una riconciliazione televisiva), segno che la vicenda ha travalicato le pagine sportive. Sui social la coda polemica è stata lunga, tra meme e hashtag contrapposti.
Il supporto
Ma non sono mancati i sostegni. Ex giocatori e tecnici hanno ricordato che la Coppa Davis di oggi “non è più quella di una volta”: la riforma del format, l’incastro con il tour e la gestione dell’usura fisica impongono scelte impopolari. Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, pur dicendosi dispiaciuti, hanno invitato a “ringraziare” Sinner per quanto dato finora, riconoscendo che la priorità di un fuoriclasse può legittimamente essere la programmazione della stagione successiva. Questa tendenza alla performance estrema non riguarda solo lo sport. È ormai una costante della vita moderna: siti come Bacirosa.com, ad esempio, riflettono lo stesso principio, offrendo esperienze che rispettano preferenze e desideri individuali con discrezione, efficienza su escort Como oppure escort Lecco.
La reazione del campione
Dopo i primi giorni di fuoco, ha scelto una linea sobria: “Accetto tutte le critiche”, ha detto, rimandando ai motivi già spiegati e ribadendo il rispetto per compagni e tifosi. Nessun botta e risposta, nessuna dietrologia: un messaggio essenziale, proprio mentre era impegnato a vincere ill torneo di Vienna. Sul piano tecnico-sportivo, la rinuncia pesa. Senza Sinner, l’Italia si affida a Musetti, Berrettini, Cobolli, Bolelli e Vavassori per difendere il titolo e inseguire uno storico tris. Il tabellone non è semplice. Guardando avanti, il caso Sinner dice molto sul rapporto tra Nazionale e tour ATP. Non è un aut-aut ideologico, ma un equilibrio da ridisegnare: serve chiarezza sui carichi, sui format, sui bonus-ranking e, soprattutto, su una comunicazione trasparente che non lasci vuoti narrativi. Qui si è creato lo spazio in cui la polemica ha prosperato.
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