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Politica | 27 gennaio 2023, 17:48

Telelavoro dei frontalieri. La richiesta dei Comuni di confine: «Il Governo trovi una soluzione a un problema che penalizza i lavoratori e l'economia di frontiera»

Il 1° febbraio scade l'accordo tra Italia e Svizzera che permette di svolgere il telelavoro senza che ciò comporti conseguenze per lo status giuridico e fiscale dei frontalieri. Mastromarino (Acif): «Si proceda con una proroga o con un nuovo accordo»

Telelavoro dei frontalieri. La richiesta dei Comuni di confine: «Il Governo trovi una soluzione a un problema che penalizza i lavoratori e l'economia di frontiera»

Il 1° febbraio 2023 decade l’Accordo Amichevole tra Italia e Svizzera che permetteva di svolgere il telelavoro ai frontalieri senza che ciò comportasse conseguenze al proprio status giuridico e fiscale.

«Già alla fine di questa estate e più volte ripetutamente in occasione di provvedimenti che hanno riguardato l’economia transfrontaliera, in qualità di Presidente dei Comuni di Frontiera - afferma il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino -  ho sollecitato un provvedimento di proroga o di definizione di un nuovo accordo che considerasse come il lavoro a distanza sia di fatto diventato strutturale non solo per i frontalieri ma anche per l’economia di confine».

«Auspichiamo che il Governo arrivi rapidamente ad una soluzione per superare la situazione attuale che al momento penalizza non solo i lavoratori frontalieri ma anche il sistema economico di frontiera» conclude Mastromarino. 

Redazione

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