“Mai come in occasione di questa tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, si stanno moltiplicando le esortazioni, da parte di tutte le forze politiche, affinché ci si rechi alle urne. In effetti anche nel nostro Paese, come in altri, si è manifestata una progressiva disattenzione al voto per le europee.
Siamo passati da un’affluenza dell’85,7% alle prime elezioni a suffragio universale per il Parlamento europeo, nel 1979, al 54,5% del 2019.
Cosa ha comportato tutto ciò? Molto semplicemente che abbiamo progressivamente rinunciato ad esercitare un diritto politico fondamentale e ci siamo consegnati nelle mani di maggioranze parlamentari che hanno contribuito, insieme alle altre istituzioni dell’Unione europea, ad imboccare una direzione distante dallo spirito iniziale dei padri fondatori dell’allora Comunità europea.
Non, dunque, verso un’Europa delle Nazioni, ma verso un super Stato federalista. Oggi è indispensabile riprendere il controllo della situazione: il Parlamento europeo ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio istituzionale per almeno 3 motivi. Ricordo brevemente, infatti, che esso è l’istituzione che detiene il potere di bilancio, insieme al Consiglio, e quindi non solo contribuisce a definire l’ammontare dei vari capitoli di spesa ma altrettanto può modificare l’allocazione delle risorse. Inoltre il Parlamento europeo partecipa al processo legislativo in maniera paritetica rispetto al Consiglio in moltissime materie.
Infine, il Parlamento europeo controlla la Commissione, nel senso che accoglie o respinge i singoli commissari, nella fase del primo insediamento, ma può anche sfiduciare la Commissione nel suo complesso. Questo significa che, se si vuol dare all’Unione europea un nuovo impulso nella direzione che Fratelli d’Italia - insieme al gruppo dei Riformisti e Conservatori Europei (ECR) di cui Giorgia Meloni detiene la presidenza in Europa - sostiene da tempo, il numero dei seggi conquistati al Parlamento europeo è essenziale: di conseguenza, prendere parte al voto e sostenere le nostre posizioni è di primaria importanza.
Solo per riepilogare per sommi capi il nostro programma, che io sottoscrivo integralmente, esso prevede maggiore attenzione alle politiche occupazionali (attraverso un rilancio di misure per l’imprenditoria e per i giovani); un ripensamento della politica agricola e del Green Deal, nella direzione del buon senso e non delle posizioni ideologiche; il superamento delle politiche di austerity; il rilancio dell’economia del mare; il perseguimento di una politica di concorrenza leale; una miglior tutela delle frontiere esterne e, quindi, il controllo dell’immigrazione illegale; l’indipendenza energetica; la centralità dei cittadini e delle famiglie nelle scelte politiche.
Rinnovo a tutti, dunque, l’invito a recarsi alle urne e, nel farlo, di darmi fiducia e forza per poter contribuire a tutelare il nostro Paese.
L’8 e il 9 giugno, scrivere Federica BARBERO con una croce su Fratelli d’Italia sarà garanzia di dare valore al vostro voto”.